Itinerario
PISOGNE
Chiesa di Santa Maria della Neve
La Chiesa di Santa Maria della Neve venne edificata nel tardo Quattrocento in un luogo strategico perché fuori dal centro, ma lungo la via di transito, la strada “Valleriana”, che conduceva ai passi alpini e alle miniere della Val Trompia. La sua posizione fa sì che sia un luogo di culto molto frequentato, per questo, nei primi anni Trenta del Cinquecento, l’edificio viene restaurato: al corpo centrale vengono addossati due portici per il riparo e l’accoglienza dei pellegrini, e al portico sud una cappella terminale. Tre finestroni gotici vengono tamponati per ottenere superfici continue adatte all’esecuzione del nuovo apparato decorativo. La datazione di questi interventi è legata alla notizia di un credito contratto nel 1534 da Girolamo Romanino con i rappresentanti della Vicinia pisognese, un organismo laicale che si occupava della chiesa, di proprietà civica. Intorno a questo riferimento cronologico si collocano l’avvio del cantiere e la realizzazione dei dipinti: un’operazione di notevole impegno sia per il tema sia per le dimensioni di una decorazione che coinvolge l’intero edificio.
AFFRESCHI IN SANTA MARIA DELLA NEVE
Il lavoro che Romanino svolge a Pisogne tra il 1532 e il 1534 dà inizio alla fase camuna dell’artista, che lo porterà successivamente anche a Breno e a Bienno. Un grande ciclo di affreschi, di imponente teatralità, sul tema della Passione, decora il santuario di Santa Maria della Neve. Battezzata come “La Cappella Sistina dei Poveri”, la chiesa di Pisogne è considerata uno dei punti più alti della poetica di Romanino.
Info e orari
- Via della Pace, 2, 25055 Pisogne BS
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Martedì – domenica
10.00 - 18.00
NON VISITABILE SABATO 20 E DOMENICA 21 MAGGIO 2023
Ingresso libero