Itinerario
Rodengo Saiano
ABBAZIA OLIVETANA BENEDETTINA SANTI NICOLA E PAOLO VI
L’ Abbazia Olivetana Benedettina Santi Nicola e Paolo VI è sicuramente il complesso religioso più conosciuto della Franciacorta. La sua fondazione risale al 1090 per opera dei Benedettini Cluniacensi e, infatti, fa parte dell’itinerario cluniacense europeo.
A Metà del XV secolo il complesso divenne di proprietà degli Olivetani e seguì la ricostruzione tra il 1450 e il 1534. Al progetto di rinnovamento presero parte numerosi artisti tra cui Gambara, Romanino, Moretto, Marone, Ferramola, Foppa, Rocchi, Fra Raffaele, Puegnago, Sassi, Sandrini, Castellini, Barbelli, Giugno, Viviani e Cossali (se possibile con i nomi per esteso). In seguito alle soppressioni napoleoniche del 1797, gli ambienti dell’abbazia attraversarono il XIX e parte del XX secolo nel degrado e nell’abbandono, fino al ritorno dei monaci Olivetani, avvenuto nel febbraio del 1969, grazie al papa bresciano Paolo VI. Successivamente, l’abbazia fu oggetto di un’importante opera di restauro.
L’edificio religioso risale alla fine del XV secolo, l’interno a navata unica presenta una ricca decorazione settecentesca. All’interno del complesso anche tre chiostri di varia ampiezza e stile; quello più piccolo, il più antico, è della prima metà del XV secolo. Il chiostro grande, di epoca rinascimentale presenta un loggiato, impreziosito sul lato meridionale da alcuni resti di maioliche invetriate; infine, il chiostro della Cisterna, di epoca tardorinascimentale, è caratterizzato da prospetti unici grazie al sistema a “serliane”.
Madonna col Bambino e san Giovannino, Gesù con la Samaritana, Mensole con piatti (1532/1533 ca.)
All’interno del refettorio della foresteria, spazio destinato all’accoglienza degli ospiti e dei visitatori, Romanino realizza nel 1530 un ciclo di affreschi connesso alla sacralità del pranzo. Nella sala sono ancora visibili, in una lunetta, la Madonna col Bambino e San Giovannino e, all’interno di due nicchie ricavate nella parete settentrionale, Gesù e la Samaritana al pozzo e sulla destra una dispensa con piatti e vasellame, rara natura morta dell’artista bresciano.
Info e orari
- Via Brescia, 83, Rodengo Saiano
- +39 030 610182
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Lunedì - Venerdì: 09.00 – 11.30 |15.30 – 17.30
Sabato: 09.00 – 11.30 | 15.00 – 17.00
Domenica e festivi: 15.00 – 17.00
Ingresso libero